GO UP
Image Alt

Cosa vedere a Diamante

Il paese dei nasi all'insù

Nani Razetti e l’idea che cambiò la storia di Diamante

Si fa presto a spiegare a un turista la bellezza di Diamante, in provincia di Cosenza, sulla fascia costiera dell’Alto Tirreno.
Cosa vedere a Diamante? Be’, un concentrato di arte pittorica. Espressività, gusto, lampi di genio di decine e decine di artisti che hanno lasciato il loro messaggio sui muri delle case.
Poteva essere un anno qualunque, il 1981, per Diamante.
Invece nel ridente borgo di antiche vestigia marinare, una delle perle di quel tratto di mare condiviso con Basilicata e Campania, accadde il miracolo artistico culturale.
Una mente creativa di nome Nani Razetti, due occhi estrosi venuti dal Nord Italia che trovarono l’amore in Calabria, decisero che era arrivato il momento di sconvolgere l’immaginario popolare.
Appoggiato dal sindaco Evasio Pascale, egli organizzò la più grande performance artistica collettiva che la regione ricordi in tempi recenti.
Furono coinvolti più di 80 pittori da ogni parte d’Italia e anche da Europa e America.

I Murales di Diamante

Gli artisti vennero nel mese di giugno, si mescolarono alla gente del posto e vollero scoprire il genius loci.
Salirono su impalcature incastrate nei vicoli stretti del vecchio borgo, e realizzarono i Murales per cui Diamante è nota ancora oggi.
I muri delle case si riscoprirono tele d’autore.
Colori inaspettati che si insinuarono su intonaci grigi e decrepiti.
Attraverso quelle immagini oggi si raccontano mondi, si lanciano messaggi.
Attraverso quelle visioni artistiche si mossero critiche alla società in evoluzione, si omaggiarono simboli e tradizioni locali.
Razetti volle che a creare ci fossero artisti pienamente liberi di interpretare quella comunità, che non avessero legami con la cultura del territorio.

Fu l’inizio della storia di Diamante come destinazione turistica.

Il Festival del Peperoncino

Negli anni 2000 vi fu l’intuizione dello straordinario evento del Festival del Peperoncino, appuntamento di caratura internazionale da segnare in agenda.
Ogni mese di settembre Diamante diventa un brulichìo di appassionati del cibo piccante e, in generale, una ricchissima fiera espositiva di prodotti tipici regionali.

L’evento Operazione Street Art

La scommessa vinta dell’arte dei murales ha avuto un seguito. Dopo il 1981, a più riprese, una serie di manifestazioni culturali sono state organizzate con lo scopo di aggiungere ulteriori murali.
Come non citare il magnifico e visionario concept OSA – Operazione Street Art Diamante, dal cui cantiere sono venute fuori opere incredibili.
Nuovi murales giganteggiano su muri
condominiali e giustificano l’appellativo di “paese dei nasi all’insù” che proprio Nani Razetti coniò.
Era, forse, questo il suo desiderio (non tanto recondito): meravigliare, alzare lo sguardo e meravigliarsi, godersi la meraviglia.
E nello stesso tempo mediante l’arte discutere di quello che siamo stati e che siamo diventati.
Un paesello che per mezzo dell’arte ritrova un’energia di idee e progetti che lo proiettano verso il futuro.
Nel 2021 l’artista Jorit realizza a Diamante un omaggio a Jean-Michel Basquiat, il celebre esponente del graffitismo americano degli anni ’80.

Il murale neorealista di Baruch Kadmon

Tra i murales – che analizzeremo in appositi reportage – segnaliamo quello di Baruch Kadmon che ritrae lo scatto de La Famiglia del fotografo Paul Strand, un’immagine di quadretto familiare atipico molto nota, finita nel libro fotografico “Un paese” scritto col poliedrico Cesare Zavattini.
Un nucleo familiare povero, lavoratori sull’uscio di casa in attesa di una chiamata per guadagnarsi la giornata, la donna che governa economia e affetti con pazienza e coraggio.
La bicicletta che sembra uscita dalla pellicola di Vittorio De Sica e che era l’unico mezzo di comunicazione in quell’Italia da ricostruire di fine anni ’40 inizio anni ’50.
Kadmon ha usato tonalità che lasciano stupefatti, non sai quando finisce il colore d’artista e quando comincia la sfumatura della vera parete.
Il tema è straordinariamente ben inserito nel contesto di muri, mattoni e pietre a un passo dalla fatiscenza.